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Bella Italia



Il bue bipolare

Nell’articolo “La madonna del canino”, relativo all’aggressione a Berlusconi, avevo scritto che “la vera ironia rimane sempre la medesima: gli stessi bovini che lo hanno votato sono ora ridotti a “tirar Madonne” – in senso metaforico e non – per vendicarsi dei danni che loro stessi hanno scelto di procurarsi”.

Naturalmente, molti hanno interpretato quella frase come se fosse riferita agli elettori del PDL, e chi è di sinistra si è subito sentito meglio, chiamandosi fuori dalla massa dei bovini.

In realtà chi ha votato Berlusconi è stata proprio la sinistra.

Non lo ha fatto nelle ultime elezioni, ovviamente, lo ha fatto nelle precedenti. Lo ha fatto gestendo la delega popolare, ricevuta dal governo Prodi, in modo talmente incoerente, imbelle ed inefficace da risultare addirittura scandaloso.

A quel punto - se si accetta la logica del bipolarismo - a destra non c’era più bisogno di fare nulla: persino una mummia egizia avrebbe vinto, alla guida del PDL.

Il problema è che troppe persone sono portate ad osservare i vari momenti della storia come fotografie, e non come un film. Si soffermano su “questa elezione”, piuttosto che su “quella”, su un fatto piuttosto che su un altro, e non si accorgono che facciamo tutti parte di una tragica sceneggiata, nella quale purtroppo le vittime predestinate siamo noi.

Chi non ricorda il famoso “duello televisivo” fra Prodi e Berlusconi, prima delle penultime elezioni? Sembravano addirittura politici venuti da due pianeti diversi:“io farò così”, diceva uno, “io invece farò cosà”, diceva l’altro. “Tu sei così”, diceva uno, “io invece sono cosà”, replicava l’altro.

Dopodichè vinse Prodi, ma non cambiò assolutamente nulla. Anzi le cose peggiorarono.

E prima di Prodi aveva vinto Berlusconi, e già le cose erano peggiorate con lui.

E dopo Prodi rivinse nuovamente Berlusconi, e le cose stanno oggi peggio che mai.

Eppure molte persone sono ancora lì a scannarsi per decidere se sia meglio la destra o la sinistra.

Ciò accade perchè queste persone hanno archiviato i fatti sopracitati come semplici fotografie, e non si accorgono che sono invece i fotogrammi di un film.

Se riuscissero a vedere il film degli ultimi trent’anni, tutto in una volta, tutti coloro che hanno partecipato a questa tragica sceneggiata si accorgerebbero del disastro che hanno contribuito a creare, correndo ogni volta a votare, a destra piuttosto che a sinistra.

Hanno semplicemente distrutto la nazione, firmando ripetutamente l’autorizzazione a delinquere ad una banda di criminali che si alterna al potere da almeno trent’anni, fingendo semplicemente di appartenere a due fazioni diverse.

E’ il trucco più vecchio del mondo, ma non per nulla lo è: funziona alla perfezione.

Si chiama “divide et impera”, ed ha sempre dimostrato di funzionare, in ogni angolo del pianeta e in ogni momento della storia, perchè l’uomo è troppo piccolo per vedere al di là del proprio naso, e dedica la maggior parte dei suoi sforzi a cercare di pisciare nel giardino del vicino.

L'uomo comune non vede le masse popolari come le vedono i potenti, dall’alto, come se fossero mandrie di animali che si spostano nella prateria centomila alla volta. Non a caso li chiamano “parco buoi”, nella finanza: la visione dall’alto di coloro che corrono ogni volta a mettere le loro monetine in un investimento piuttosto che nell’altro, convinti di diventare milionari, non deve essere molto diversa dalla visione di coloro che corrono ogni volta a mettere la crocetta sulla scheda, convinti ogni volta di “aver fottuto” quelli del partito opposto.

Ma perchè ciò accade? Perchè è così facile prendersi gioco delle masse, da una parte, e perchè è così difficile per le masse accorgersi del trucco, dall’altra?

Perchè quelle masse sono composte da individui convinti di essere ciascuno la cosa più importante dell’universo, per cui pensano solo al proprio interesse, e non si accorgono di appartenere ad una cosa leggermente più grande, che si chiama società.

Sono i mali di quella società che si riflettono su di lui, ma per qualche motivo lui preferisce non occuparsene, lasciando che siano “gli altri” a farlo.

Lui si accontenta di urlare – oppure, in casi estremi, di lanciare madonnine.

Non solo, ma siccome ciascuno di costoro ci tiene da morire a “far sentire la sua voce”, dopo aver letto queste righe correrà veloce a cercarsi un alibi per non sentirsi in colpa, e per poter continuare a votare lo stesso.

“Perchè scusa, l’alternativa quale sarebbe? – Dirà sicuramente qualcuno - Non votare, per caso?”

“Non votare non serve a niente – lo rimboccherà subito un altro – tanto le schede bianche finiscono tutte nel calderone”.

“Se anche in Italia votassero tre persone – sentenzierà un terzo – un governo lo farebbero comunque”.

Ecco fatto, risolto il problema. Non ci si sente responsabili dei bambini che muoiono in Iraq e in Afghanistan, per mano anche dei soldati mandati dai governanti che lui ha votato. Non ci si sente responsabili se presto dovremo pagare l’acqua come l’oro, grazie alla privatizzazione operata dai governanti che lui ha votato. Non ci si sente responsabili se la gente crepa di cancro, a causa dei cibi OGM autorizzati dai governanti che lui continua a votare.

No, lui ha solo bisogno di un alibi per poter continuare a votare lo stesso – a destra o a sinistra non importa - perchè lui deve “far sentire la sua voce”.

Eccome se la sentono la sua voce, i potenti: sono lunghi e tormentosi muggiti, lanciati da intere mandrie di buoi che corrono tutte, per percorsi diversi, verso lo stesso precipizio.

Massimo Mazzucco - Luogocomune

P.S. Aggiungo un concetto che mi è venuto in mente dopo, e nell'articolo non saprei dove mettere: Loro sono i criminali, ma chi li vota è il mandante.

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